IL CENACOLO

Centro Spiritualista di Studi Cristici

Risposte dell'Entele

Gli scritti di questa sezione sono estratti da "Scintille dall'Infinito". Rappresentano una selezione delle risposte che l'Entele ha dato a domande fatte al medium, dai partecipanti alle sedute.

♢ Quale religione è nella verità ?
♢ Le preghiere che si dicono per i morti, in comunità, hanno valore ?
♢ Il pentimento sincero può cancellare la colpa ?
♢ L'Oriente è più in luce dell'Occidente; perchè, allora, vi sono in Oriente, casi di barbarie collettiva ?
♢ Esiste, e quale significato deve attribuirsi al Limbo, all'Inferno, al Purgatorio, al Paradiso ?
♢ Esiste, e quale dovrebbe essere la vera gioia ?
♢ I Santi e le Sante come devono essere considerati dal punto di vista spirituale ?
♢ Quale differenza vi è tra dolore fisico e dolore animico ?
♢ Il dolore che ci circonda è richiamo per il nostro prossimo ?
♢ Il karma è in rapporto alla capacità evolutiva ?
♢ Il matrimonio in terra come va considerato ?

Se necessiti di ulteriori chiarimenti o approfondimenti a ciò che hai letto in questa pagina, manda una e-mail a cenacolo.scintille@gmail.com e ti risponderemo al più presto. Grazie.

Risposte:


Quale religione è nella verità ?

Ogni religione rappresenta un movimento in armonia con una forma evolutiva di una determinata collettività. Potete negare al Buddismo o all'Islamismo la realtà, la sostanza ? No! Maometto ha portato la semente fra un popolo che poteva assimilare solo il frutto di quella semente; in un movimento successivo quella massa, quel popolo, avrebbe avuto altra impronta, passaggio dall'una all'altra religione, come voi dite. "Ma - direte - allora le religioni orientali sembra abbiano ad essere considerate inferiori alla fede cristica ?". Si, in quanto il Cristo è del vostro tempo e della vostra gente; no, in quanto i movimenti delle religioni orientali portano a contatto l'individuo con la sostanza di una Divinità percepita. Si tratta di una manifestazione di forma, di una differenziazione di forma, non di sostanza.

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Le preghiere che si dicono per i morti, in comunità, hanno valore ?

Le preghiere hanno valore quando, sgorgando dal cuore, reggiungono il Padre; non la giaculatoria, ma la vibrazione di un'angoscia, di un dolore, di un desiderio, di un dono: "Padre, raccogli ogni mia energia e fa che essa vada a raggiungere coloro che oltre il finito sono in evoluzione!", cioè sono sottoposti al movimento di Giustizia divina. Ciò che vale è questo donare, questo togliere a se stessi delle energie per se stesse necessarie, questa rinuncia. Non la prece mormorata a fior di labbro e ripetuta insistentemente con far piagnucoloso. Non così si onorano i trapassati, ma proiettando verso essi un pensiero gioioso, un pensiero fidente, una volontà di donare, di aiutare, di collaborare con l'assente, così come l'assente proietta verso voi e su di voi delle energie a voi ignote che vi sostengono.

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Il pentimento sincero può cancellare la colpa ?

Non è sufficiente il pentimento quando questo avviene lungo il ciclo vitale, ma è necessario che in uno al pentimento vi sia un movimento vitale successivo in opposizione al fatto compiuto. Questa duplicità di movimento non cancella, perchè l'incisione non si cancella, ma attutisce molto. In extremis, come voi dite, il pentimento è totale; l'individuo, mentre esala l'ultimo respiro, ha la percezione esatta delle mostruosità compiute e si ricrede e sente la Divinità e conosce di avere mancato ad un patto già contratto con l'Eterno, così come fece il peccatore sulla croce; allora la sua colpa non è cancellata, ripeto ma attutita.

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L'Oriente è più in luce dell'Occidente; perchè, allora, vi sono in Oriente, casi di barbarie collettiva ?

Analizzate invece i casi di barbarie più raffinata del vostro Occidente. A parità vi è sempre un'esaltazione dell'Eterno in Oriente, vi è una negazione in Occidente. Laggiù sentite la presenza della Divinità nell'aria stessa; da voi, voi sentite Satana ovunque e sempre! Non confondete ciò che chiamate civiltà con ciò che chiamate evoluzione; ogni popolo ha un grado evolutivo umano in rapporto a movimenti non intrinseci, ma estrinseci. Io guardo da qui, ove Mi trovo, il vostro pianeta, cerco chiazze di sangue; ebbene Io vedo che esse sono là dove voi occidentali posate il piede; dove il vostro piede non ha calcato il suolo non vi è traccia di sangue. Ovunque voi andiate, là create il movimento "Caino" e siete i distruttori della legge di Cristo, non i conquistatori della civiltà.

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Esiste, e quale significato deve attribuirsi al Limbo, all'Inferno, al Purgatorio, al Paradiso ?

Non Limbo, non Purgatorio, non Inferno, non Paradiso, intesi come il rito* ve li prospetta, ma intesi come ambienti nei quali l'entità disincarnata paga il proprio tributo alla Legge, tributo di giustizia, tributo di amore. Ciò che per voi rappresenta movimento quotidiano (voi dite "fatto quotidiano") può rappresentare per la Legge "colpa"; per colpa intendo un quid facente parte di quella infinita scala, di quella infinita gamma di errori che l'umanità commette ininterrottamente. Così colui che assapora un liquido o un cibo commette colpa. non vorrete però, seguendo il rito che dice "gola", mandare costui all'Inferno: vi sono ambienti adatti ove le scorie vengono eliminate attraverso movimenti pensativi.
* per rito si deve intendere ogni forma di ritualità delle varie religioni.

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Esiste, e quale dovrebbe essere la vera gioia ?

La gioia dovrebbe avere un'unica origine in quanto, ripercuotendosi nell'anima, esige che l'origine sia di ordine superiore. La gioia dovrebbe provenire unicamente dal Bene, ma non è così. Un individuo gioisce per aver portato un efficace soccorso al proprio simile, mentre un altro individuo gioisce per aver ammassato manciate su manciate di moneta, pensando sia pure di renderne partecipi i propri simili, ma nel proprio intimo sapendo si poterne godere nuovamente nell'ora in cui utilizzerà per sè quella ricchezza, accumulata attraverso un palpito di valore negativo; altra individualità gioisce ferendo, sia materialmente o attraverso il pensiero; altra individualità ancora gioisce unicamente ammirando. Allora la gioia per gli umani rappresenta soltanto un valore soggettivo ed è valutabile in rapporto allo stato evolutivo dei singoli. Ben diversa è la gioia intesa sostanzialmente. La gioia è l'indicazione di un cammino da percorrere, di una meta da raggiungere, è la spinta verso una costante analisi dei propri sentimenti. La gioia nella sua realtà è la luce dell'anima conseguente alla certezza di avere scrupolosamente ed interamente seguito il cammino cristico. Tutti gli altri sentimenti sono unicamente dei palpiti ibridi che prima o poi inducono l'individuo nella sua spiritualità a dispersioni che lo allontanano sempre più dalla Croce. La gioia è il fiore della semplicità ed è il frutto dell'amore; perciò colui che opera - ed opera in semplicità - godrà indubbiamente la meritata gioia.

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I Santi e le Sante come devono essere considerati dal punto di vista spirituale ?

In cielo non vi sono altari, nè incenso nè icone. Il Santo dei santi è l'Eterno. I cosiddetti Santi, come ho già detto, furono creature pronte a seguire la Legge divina donando e seminando Bene.

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Quale differenza vi è tra dolore fisico e dolore animico ?

In ogni individuo il dolore fisico viene percepito attraverso un moto animico, poichè è l'anima che dà vita (e quindi sensibilità) alla materia. Il moto "rivelazione del dolore fisico" è quindi uguale per ogni individuo, ma è l'intensità della sensibilità al dolore che varia da essere ad essere. Si forma così una scala di dolori fisici che a parità di origine (causa) produce una differente soma di vibrazioni dolorose (effetto). Non è l'anima intesa come Monade pura che crea questa scala, ma l'anima intesa come Monade in espiazione, Monade precipitata; perciò l'anima partecipando (anzi avendo rivelato) un dolore fisico ne subisce affanno, ossia viene a compiere così un maggiore o minore moto evolutivo animico. In moltissimi casi, come di gravissime infermità croniche, l'individuo può compiere la propria evoluzione solo ed esclusivamente attraverso il dolore fisico. Il far vostro in tali momenti l'altrui dolore non significa aumentare il vostro soffrire, aggravare il vostro Karma; questo assorbire il dolore del prossimo, partecipandovi, alleggerisce la vostra fatica. Chiarisco. Sia il dolore karmico assegnato ad un individuo di valore cento; se l'individuo sa appropriarsi di un valore ottanta spettante ad un suo simile, la risultante del peso karmico del primo individuo non sarà 100 + 80, bensì 100 - 80, ossia 20, cosicchè il dono di amore fatto, l'aver saputo soffrire l'altrui dolore è valsa una diminuzione di fatica.

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Il dolore che ci circonda è richiamo per il nostro prossimo ?

Tutto nel tempo è richiamo per l'umano. Il dolore che vi circonda e che voi potete vedere o percepire è, per ogni essere, la rivelazione sia del Karma individuale sia di quello collettivo, il quale ultimo è rappresentato in parte dalla somma del karma dei singoli. Il richiamo per gli umani si sprigiona dal movimento Amore e dalla spinta coscienza. Perchè siete portati a offrire la coppa d'acqua all'assetato ? Quale è la spinta che provoca questo moto di soccorso ? La pena che vi desta l'assetato, affranto, caduto lungo il cammino e tale spinta viene portata in voi dalla coscienza, tesa verso il fratello sofferente, bisognoso, angosciato, tribolato, perseguitato, percosso. Direte voi: allora diverremmo noi dei perseguitati ? Certo ! Il Cristo non è stato perseguitato per voi ? Egli non ha trovato alcuno che Lo difendesse. Voi troverete dei fratelli che si ergeranno per difendervi, non per vendicarvi.

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Il karma è in rapporto alla capacità evolutiva ?

Il karma è in rapporto ad una determinata capacità evolutiva. Se l'individualità ha una capacità umana normale, il karma segue fino all'ora del distacco. Se l'individualità che ha scelto quel movimento faticoso forza tale capacità, entra in espansione (ciò che voi non volete comprendere) e compie uno sforzo ancor superiore a quello già chiesto, allora la Misericordia necessariamente entra in atto. Voi cercate di sottrarvi, invece, anche a quello che è il karma!

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Il matrimonio in terra come va considerato ?

Matrimonio ? Congiunzione ! Se la congiunzione avviene per movimento superiore, se cioè questo legame ha in sè l'impronta della sostanzialità, non vi è più un legame umano imposto dalla Legge. Se invece, come troppo spesso succede, queste unioni derivano da altre cause, da altri motivi, se cioè calcolo, lussuria, avidità, passionalità conducono all'unione, allora voi potete unire, congiungere, legare, la disunione regnerà fra i due termini del binomio. Non quindi la Chiesa può perfezionare, può sanzionare quella unione, non gli uomini col loro vincolo civile, ma questa sintonia, questa armonia si ottiene solo là dove l'unione è unione di Legge, è movimento karmico. Non è necessario neppure che i due termini del binomio siano le anime gemelle delle quali vi parlai, poichè quella è un'armonia superiore che si fonderà oltre il limite. Nel finito, ognuno avendo una missione, ognuno è soggetto ad un determinato movimento di congiunzione.

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